Diario del workshop fotografico in Provenza 2016
Diario del workshop fotografico in Provenza 2016

Diario del workshop fotografico in Provenza 2016

Scopri com'è andato il nostro workshop fotografico in Provenza.

Per questo diario di viaggio abbiamo deciso di pubblicare direttamente l'esperienza di Elisa. Ci piaceva l'idea che fosse proprio uno di voi a raccontare le emozioni vissute nei nostri viaggi. Buona lettura!

Primo giorno 30/06/2016

Sveglia alle ore 05:00 del mattino, senza aver fatto un buon riposo come solitamente consigliato prima di partire per un viaggio ma, la curiosità mi teneva adrenalinica nelle ore notturne permettendomi solo di fantasticare ed immaginare come sarebbe andata questa avventura scoperta grazie a Facebook (che finalmente è utile per qualcosa di interessante).
Non avevo neanche mai sentito parlare della possibilità di aggregarsi ad un gruppo di iniziali sconosciuti accompagnati da fotografi professionisti per imparare i segreti della fotografia paesaggistica.
Non ero e non sono esperta di fotografia, la mia conoscenza in merito era molto basica e limitata ma, la passione per questa materia artistica mi ha sempre affascinato.

Così, carica di energie, dopo solo 3 caffè sono riuscita a raggiungere il luogo di ritrovo milanese dove mi ha raggiunto Alberto, uno dei due docenti del viaggio, un ragazzo dal viso e animo semplice, anche se la mia mente si era già preparata ad essere accolta da uno spocchioso fotografo professionista alla quale dovevo confessare i miei peccati sull’ignoranza in materia. 

Dopo i saluti di rito iniziamo il viaggio direzione Torino, dove abbiamo appuntamento per colazione con il resto del gruppo: persone di ogni età, ognuna con il suo modo di interpretare la vita e con gli altri due fotografi professionisti, Andrea e Daniele, due ragazzi giovani e pimpanti con la voglia di trasmettere la loro passione senza alcuna pretesa o superiorità, subito disponibili a soddisfare ogni esigenza.

Si riparte per la destinazione, e nel mentre ci si ferma a mangiucchiare qualcosa per pranzo dopo il confine Italia-Francia, dove le risate sono da subito divenute il piatto principale.

Fuori dal finestrino passavano paesaggi rilassanti ed i racconti di Alberto tra risate e stupore sono stati subito di grande aiuto nel capire cosa ci sarebbe potuto accadere questi giorni! Avventura e Divertimento allo stato puro! 

Arrivati a destinazione, Manosque, ci riuniamo nella hall dell’hotel, per suddividerci in camere e sistemarci logisticamente.

Tempo una ventina di minuti per sistemarci e subito pronti con zaino fotografico in spalla, contagiati dai volti entusiasti e pieni di positività di Alberto, Andrea e Daniele.

Ci portano a fare la prima uscita nel paesino, Manosque, una breve camminata a piedi tutti insieme, tra una chiacchera e l’altra per iniziare a diventare tutti un po’ più amici.
Arrivati al centro del paese le distrazioni sono molteplici: fiorellini sui balconi, profumo di crepes, il sole che ti accarezzava la pelle, costringevano Andrea a richiamare con il sorriso sulle labbra, l’attenzione dei partecipanti per il Briefing iniziale. Spiegazioni lodevoli, piene di entusiasmo, professionalità e tecnica.

Pure io, che la mia Nikon D3200 la utilizzavo solo in automatico, sono riuscita ad apprendere le prime nozioni tenendo la manina alzata per le innumerevoli domande e aiutando Andrea a conoscere i suoi limiti di sopportazione ma, il suo sorriso non si è mai spento.

Tutti pronti con le macchine fotografiche ben impostate a cercare l’inquadratura e lo scatto che dava emozioni, gironzolando in autonomia nell’esplorazione dell’incantevole paesino.
Tra una granita, un gelato, uno scatto e innumerevoli consigli dei tre professionisti si è fatto ritorno in hotel.
Un breve riposo, Alberto, Andrea e Daniele scalpitavano per il tramonto, osservarli era uno spasso, con il loro GPS e le varie strane attrezzature puntate verso il cielo ci davano orari ed indicazioni sui prossimi spostamenti.

Difatti, pronti per partire verso il tramonto nei campi di lavanda a Plateau de Valensole.
Che spettacolo, a prescindere dalla fotografia sembra di essere atterrati su un altro pianeta.
I profumi, non immortalabili con la macchina fotografica, ti inebriavano e sconvolgevano.

In attesa del tramonto vi è stata tutta la preparazione che sta dietro uno scatto paesaggistico, non ne avevo alcuna idea di quanto fosse complicato il retroscena di una foto.
Le loro spiegazioni, la loro calma e gentilezza nel raccontare la poesia fotografica ti accompagnavano in un mondo surreale, dandoti la giusta ispirazione per trovare l’inquadratura perfetta e personalizzata.
Largo alla fantasia, accompagnata dalla tecnica suggerita dai tre esperti, che ti seguivano dall’aiutarti ad aprire e posizionare il cavalletto, ad  impostare la macchina fotografica con tutte le regole del caso e a coltivare la propria personalità nello scatto paesaggistico.
Il primo tramonto, il più bello, peccato che ero ancora troppo inesperta e orgogliosa nel recepire consigli e spiegazioni, tanto da non riuscire a portar a casa neanche uno scatto decente! Almeno ho capito la regola della doppia esposizione fotografica non appena il sole ci aveva del tutto salutato.

Rientro in albergo, piccolo momento di “relax”, e pronti a ripartire a caccia di stelle.
Come sempre super carichi di adrenalina tutti e tre i nostri magici fotografi, Alberto, Andrea e Daniele, facevano atti di bullismo nel convincere tutti ad andare a catturare le stelle, la nottata, secondo le loro attrezzature aliene, era perfetta per vedere ad occhio nudo una splendida via lattea.
Così è stato! Ci hanno portato nei capi di lavanda più sperduti e sconosciuti, non per rapinarci ma, per regalarci una visione “oltre uomo” rimanendo così più lontani possibili dall’inquinamento luminoso della civiltà e godere a pieno l’immensità del cielo riempito da un infinità di stelle….io mi sono dimenticata di essere li per un corso di fotografia.

Uno Spettacolo, i tre docenti sembravano essere alla ricerca di  E.T, immersi nei campi di lavanda con torce luminose in testa accese ad intermittenza, dando segnali con urli, conteggi e luci a tutto il gruppo sul momento preciso per lo scatto, le risate non sono mancate, la visibilità era davvero limitata e gli strilli dei tre fotografi a volte si sovrapponevano, così che qualcuno iniziava a scattare e altri no, insomma non riuscivamo a trovare momenti comuni il divertimento è stato ancora una volta il protagonista della nostra serata.
Dopo averli presi in giro per le loro performance da Sandra e Raimondo, i fotografi si trasformavano in maghi, pronti però a svelarti i trucchi del mestiere per farti portare a casa la tua foto, un frammento di quel momento e devo dire che questa volta ci sono riuscita.

Diario di viaggio provenza 2016
Diario di viaggio provenza 2016
Diario di viaggio provenza 2016

Secondo giorno 01/07/2016

Data la sessione fotografica notturna, oggi niente alba, ma sveglia comunque di buona mattina: ore 08:00 tutti pronti, o quasi, si parte alla volta del Lago di Saint Croix, ovviamente dopo la super colazione francese con tutti i partecipanti, croissant caldi e caffè doppio per riprendersi dalla nottata passata in compagnia delle stelle.
Raggiunta la destinazione con i nostri autisti/fotografi/badanti, insomma ormai ragazzi tutto fare, ci troviamo davanti ad uno spettacolo della natura, un bacino artificiale creato a seguito dello sbarramento del fiume Verdon dal colore smeraldo, ristretto dall’immensità delle montagne che lo circondano, ci fermiamo, breve pausa, cavalletti alla mano, posizione da trovare, qualche consiglio su filtri, polarizzatore ed ND,  da utilizzare grazie alla meravigliosa cornice data dalle nuvole di quel giorno che allietavano la luce delle ore più infuocate.
Dopo qualche scatto e la voglia, rimasta insoddisfatta, di tuffarsi in quell’acqua color smeraldo, si riparte alla volta del grazioso paesino arroccato Moustiers Saint Marie, che sembra nascere naturalmente tra due rupi rocciose attraversate da un frizzante ruscello di montagna, con dolci cascate che dividono questo meraviglioso borgo e riunito da  ponticelli ricoperti di fiori.
Vi è una leggenda su questo paesino che narra di un cavaliere che, per ringraziare la Vergine di essere tornato sano e salvo dalle crociate, fece issare una stella appesa fra le due pareti di roccia con una catena.  Ancora oggi la stella, che sembra vagare tra le nuvole, veglia sulle teste degli abitanti scintillando al sole del tramonto.
Non si può che tenere stretta la macchina fotografica e perdersi in questo villaggio magico e surreale, cercando di cogliere ogni minimo dettaglio e catturarne l’essenza.
Un buon pranzetto tra crepes dolci e salate in questi piccoli e tipici vicoli.

Andrea nella speranza di riunire tutti i partecipanti si inventava foto di gruppo in ogni specchio o riflesso del bel paesino. Pronti per ripartire, alla volta delle Gole Del Verdon, montagne che danno l’impressione di essere cadute dal cielo e con la loro potenza di aver spaccato la terra per chilometri e chilometri, dando vita al Gran Canyon più grande D’Europa, pareti a strapiombo sul fiume smeraldo immerso in una natura lussureggiante e rigogliosa.
La sensazione che ti accarezza la pelle è quella di essere microscopico al cospetto della natura, con la tua macchina fotografica e le 3 mascotte che ti guidano nell’osservazione di quelle emozioni da riportare nello scatto per renderlo tuo e vivo, non puoi far altro che prestare attenzione e fotografare.

I nostri docenti conoscono ogni minimo dettaglio in questo viaggio, sanno dove portarti e cosa mostrarti, ci hanno anche fatto fermare, nelle stradine per le Gole Del Verdon, ad una fontana naturale dove l’acqua sgorgava ghiacciata, un vero toccasana per mente e corpo.
Niente è ancora finito, la giornata è lunga e piena di scoperte, ci si rimette in moto alla volta di un altro tenero paesino minuscolo e avvolto dai campi di lavanda, Valensole.
Macchina fotografica sempre pronta per cogliere ogni coinvolgimento paesano, dai negozietti per fare shopping ai sorrisi degli abitanti, inebriati dal profumo costante di lavanda.
Una fontana protagonista di una piccola piazzetta, finestre delle case piene di colore, piccoli punti ristoro e negozietti che contengono ogni varietà di oggetti e cibi alla lavanda.
Dopo un breve giro e qualche scatto ci si riunisce alla ricerca del tramonto, Alberto, Andrea e Daniele sempre molto concentrati nel cercare le giuste nuvole e condizioni atmosferiche per gli scatti perfetti ma, pur sembrando piccoli chimici all’opera con vari esperimenti scientifici, sanno bene di non avere alcun potere sulla natura, almeno per ora…
Arrivati a destinazione nei campi di lavanda a Plateau de Valensole ci si posiziona con i cavalletti in cerca dell’inquadratura perfetta.
I nostri tre super eroi pronti e ancora adrenalinici nello spiegarci e ricapitolarci tutte le regole, impostiamo le macchinette, troviamo il nostro spazio nella lavanda per poi rimanere a goderci il tramonto ad occhio nudo, purtroppo il tempo è una variabile costante e il tramonto non era quello giusto ma, le soluzioni sono molteplici, non ci si dà per vinti e ci si dedica, sotto consiglio o “dittatura” dei nostri tre professionisti, allo scatto del dettaglio, all’inseguimento dell’ape che si appoggia sulla lavanda, della luce regalata dal sole pronto a salutarci che accarezza il colore di questi bellissimi fiori e campi.
Insomma non vi è mai fine nel rendersi conto di quanto la natura e il poterla immortalare nel momento di maggior bellezza sia una vera magia.
Salutato il sole si rientra in albergo, ma la voglia di andare a dormire manca.
Così si propone una buona e sana birra in compagnia nel paesino che ci ospita, e tra una risata e mille esperienze condivise, foto, progetti e persone si fa ritorno in branda giusto per qualche ora.

Diario di viaggio provenza 2016
Diario di viaggio provenza 2016
Diario di viaggio provenza 2016
Diario di viaggio provenza 2016
Diario di viaggio provenza 2016
Diario di viaggio provenza 2016
Diario di viaggio provenza 2016
Diario di viaggio provenza 2016
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Diario di viaggio provenza 2016
Diario di viaggio provenza 2016

Terzo Giorno 02/07/2016

La sveglia suona e sono appena le 4 e 30, ma l’alba non aspetta e i nostri eroi fotografi neanche.
Si riparte alla volta del sorgere del sole sull’immensità dei campi di lavanda meno conosciuti, nella loro genuina e selvaggia imperfezione.
In ricerca del luogo perfetto e dell’ inquadratura ci spostiamo tra un campo e l’altro con i nostri innumerevoli attrezzi da lavoro, tutti a seguire, come pulcini che seguono la gallina, i nostri maestri nella ricerca dello scatto perfetto.
L’esperienza dell’alba che sorge sul profumo di lavanda accompagnata dalla musicalità del suono delle api è qualcosa di magico ed estremamente rilassante.
A volte sei troppo distratto da tutto quello che ti circonda da non riuscire a concentrarti con l’impostazione corretta della macchina fotografica ma fortunatamente le nostre mascotte non ci mollavano mai.
Alba suggestiva, scatti delicati e dolci, non potevo essere più contenta di essermi alzata quella mattina.
Non ci si ferma nonostante le ore piccole e si riparte dopo una buona colazione verso l’Abbazia di Sénanque, una abbazia intersecata tra le montagne, sembra essere caduta dal cielo e sistemata perfettamente  nella piccola valle in mezzo alla lavanda creando così la sua perfetta geometria, un paesaggio suggestivo e curioso.
Qualche scatto, due gocce di pioggia che non ci intimidiscono minimamente, anzi danno la possibilità ai nostri supervisori di spiegarci tutte le attrezzature e i comportamenti d’avere in caso di pioggia.
Un giro libero per poter scovare le proprie inquadrature e sentirsi un po’ dei piccoli esploratori.
Si riparte, non ci si ferma mai soprattutto quando la fame incomincia a far sentire il suo richiamo, così ci si dirige verso Gordes un paesino arroccato, divertente e familiare gironzolare per i suoi vicoli, in cerca di qualcosa da sgranocchiare o assaggiare si osserva la vita quotidiana dei paesani e ci si lascia incuriosire dalle prelibatezze che le boutique vendono, una gioia per tutti i sensi.
Soffermarsi tra le strette vie voleva dire notare la distesa naturalistica donandoti una sensazione d’immensità al di là del confine.
La macchina fotografica, arrivati al terzo giorno ormai è la tua migliore amica, colei che ti permette di immortalare quei particolari che vuoi ricordare, di fermare degli istanti e delle sensazioni percepite sulla pelle.

Pronti, partenza e via per un altro paesaggio da fotografare, il Sentiero dell’Ocra, un sentiero dove tenersi puliti è qualcosa di impossibile ma allo stesso tempo è magnifico potersi gettare a terra per gli scatti più stravaganti e belli e alzarsi pieni di ocra su tutti i vestiti. Non c’è modo migliore di sentirsi parte integrante del paesaggio che ti circonda.
Un percorso in mezzo alla natura, sembra di essere finiti in Colorado avvolti da colori caldi come il rosso, giallo, arancione desertico con piante verdi e possenti che spuntano da queste antiche cave d’ocra.
Sono rimasta ancora più impressionata una volta raggiunto il Colorado Provenzale dove non ci sono percorsi e non ci sono biglietti da pagare ma solo la natura selvaggia di quel che è uno spettacolo paesaggistico da gustare con gli occhi e con tutti i sensi che possediamo.
Sembra di stare su Marte, i colori sono caldi come il sentiero dell’Ocra ma senza alcuna definizione umana.
La voglia è quella di scalare ogni collina con tutte le sue sfumature e  di sedersi sulle altezze per incantarsi a guardare il tramonto, quel tramonto che non ti può lasciare indifferente, che non ti può non scaturire emozioni, che non ti può non far venir voglia di cantare, contemplando e salutando quell’ultima giornata intera passata in questa idilliaca avventura.
Magnifico, non ci sono altre parole, la ricerca della posizione perfetta negli scatti in questo panorama assurdo per i miei occhi che non conoscevano niente del genere, ti permette di divertiti nello scalare e sporcarti su ogni cucuzzolo di queste strane montagne sorte dal nulla.
Si ritorna verso l’hotel, stanchi, sporchi, puzzolenti ma felici come bambini il giorno di natale, pieni di emozioni che ci fanno sentire vivi e abitanti di un pianeta e non di una sola città.

Sento risplendere dentro di me le sensazioni più discordanti tra loro, dall’entusiasmo, all’adrenalina, alla tristezza per la fine di questa bella avventura, all’amore verso la macchina fotografica, al dispiacere di non poter stare tutti i giorni con il meraviglioso gruppo creato ma, purtroppo le cose belle sono da ritenersi tali perché non durano per sempre quindi bisogna sapersi accontentare delle mille preziosissime emozioni che mi sono state regalate ogni singolo giorno.

Nonostante le mille distrazioni create da questa fantastica esperienza non ci si può dimenticare degli europei di calcio!!! Siamo riusciti ad arrivare in tempo per i supplementari di Italia/Germania, ancora lerci e maleodoranti ci rechiamo in flotta direttamente nella hall dell’hotel per poter farci prendere nell’immediato dall’ansia calcistica. Niente di meglio che vedere la propria Italia che ……..perde….ahahahhh
I nostri eroi, fotografi che non si fanno abbattere da niente e nessuno, richiamano l’attenzione di tutti indicando il cielo e con fare smanioso chiedono chi sia pronto a raggiungere nuovamente le stelle per una sessione fotografica con lavanda e via lattea e a riprendere in mano la nostra ormai fedele amica, macchia fotografica, per portare l’ultima stellata a casa e nel cuore.

Diario di viaggio provenza 2016
Diario di viaggio provenza 2016
Diario di viaggio provenza 2016
Diario di viaggio provenza 2016
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Quarto Giorno 03/07/2016

Ormai è finita, ci si raduna la mattina per poter fare una bella ed utilissima revisione sugli scatti di questa avventura, ognuno di noi sceglie cinque scatti, i cinque preferiti per  mostrarli ai partecipanti con i relativi commenti dei nostri esperti fotografi che ci indirizzavano e consigliavano su ogni dettaglio delle fotografie da noi scelte, con tanto di complimenti sull’effettiva crescita della conoscenza fotografica.
Io che non sapevo minimamente usare la macchina fotografica mi sono resa conto del progresso fatto, dal primo giorno dove il broncio sul mio volto mi ha accompagnato per la delusione personale di quel che non ero stata in grado di fare, alla serenità del mio sorriso l’ultimo giorno nel prendere coscienza e visione dei personalissimi souvenir da portare a casa, da mostrare, da far bonariamente invidiare chi osserva gli scatti per la capacità che hanno nel raccontare le sensazioni vissute.

Il Workshop non è ancora terminato, c’è un ultimo pranzo da svolgere e si decide di spostarsi a Valensole, seduti attorno alla fontana tra una lacrima e un morso al panino ci si abbraccia tutti e ci si dà appuntamento obbligatorio alla prossima avventura con Viaggi Fotografici.

Io personalmente, non avevo mai vissuto un'esperienza di gruppo così coinvolgente.

Ancora tanti complimenti ai tre fantastici eroi, ormai nostri amici e compagni di viaggi e avventure.
Un progetto fantastico e pieno di stimoli per la mente.

Grazie ragazzi! Continuate così! Un in bocca al lupo per tutto.
Elisa.

Ecco alcune testimonianze direttamente dalle persone che hanno partecipato a questo viaggio fotografico:
Grazia mantelli

Grazia mantelli

Provenza, un angolo di paradiso ...
grazie per la bella esperienza fotografica vissuta sul campo, ma anche per la cordialità, competenza e simpatia di tutto lo staff.
In particolare ringrazio Andrea Pettinari che con professionalità e competenza ha saputo darmi ottimi suggerimenti e nuovi spunti per ottenere un miglior risultato di scatto!
Approfitto anche per salutare e ringraziare tutte le persone che ho conosciuto durante questa avventura e che nel confronto di gruppo hanno contribuito ad arricchire le mie conoscenze fotografiche. Alla prossima, ciaoooo!

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Elisa Siliprandi

Elisa Siliprandi

Volete fare un viaggio o volete poter raccontare un'esperienza che farà invidia a chi l'ascolterà?
Ho partecipato per la prima volta al workshop fotografico in Provenza senza sapere esattamente cosa aspettarmi e mai avrei creduto di essere trattata così, mi hanno preso in giro, mi hanno sballottato a destra e a manca e fatto fare le ore piccole....un vero disastro E.M.O.Z.I.O.N.A.L.E.!!!...a tal punto da non riuscire a trattenere la cascata di lacrime nei saluti alla fine di questo sogno vissuto ad occhi aperti.
Ho goduto ogni singolo istante, ogni ora del giorno, dall'alba al tramonto per finire nelle notti abbracciata da un'infinità di stelle. E' stato come essere in una grande famiglia, come essere amici da una vita, nessun imbarazzo, nessuna vergogna...solo voglia di vivere intensamente questa esperienza grazie alla professionalità, umiltà, semplicità di questi fantastici ragazzi che ti accompagnano nella crescita fotografica e personale, permettendomi di portare a casa scatti, ricordi che non pensavo di essere capace di fare, regalandoti sensazioni, profumi, visioni che non sono da tutti i giorni.
Chi non va con Viaggi Fotografici non ha voglia di imparare a vivere, sognare e volare. Non mollate mai! Questo progetto deve diffondersi come la più bella delle epidemie...Ammalatevi di Amore, d'Avventura e di Felicità. Quello che regalate non ha eguali, mi avete riempito l'Anima di poesie naturalistiche e di paesaggi mistici. Seguite questi meravigliosi ragazzi e fidatevi....non potrete pentirvene...vi lasciano un ricordo magico e sensazioni che vi rimarranno addosso anche una volta tornati a casa. Unica nota negativa....che questi viaggi non durano per sempre. Da non dimenticare Mai!

Grazieeeeeee Alberto, Andrea e Daniele ♥ non vi sbarazzerete più di me! è una promessa/minaccia eheheheheh.
A PRESTOOOOOOOOOOOO GRAZIEEEEEEEEE

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Beba Bordogna

Beba Bordogna

La Provenza è un posto magico: paesaggi spettacolari, profumi, colori... lavanda, api, ocra... brezza, sole e stelle.
In questo viaggio ho capito quanto è importante la luce: la luce per realizzare lo scatto migliore e la luce delle persone che condividono la passione per la fotografia e la natura.
Tra tutti brillano i fantastici fotografi/amici Alberto, Andrea, Daniele che hanno reso questo viaggio indimenticabile!!!
Complimenti per la professionalità, la simpatia e la voglia di condividere racconti di esperienze fantastiche vissute con una reflex in mano ma soprattutto con un grande cuore.
Ho imparato tanto... ho riso tanto... ho viaggiato per le stradine della Provenza ascoltando ottima musica... ho capito che è importante uno scatto ma anche quello che c’è dietro il momento del click (un procione giocherellone di New York mi farà sempre sorridere).
Mi emoziono sempre riguardando la foto realizzata di notte tra le stelle in un mare di lavanda, la foto delle file di lavanda che creano delle diagonali tra giochi di luce e ombra, la foto dei profili stravaganti delle rocce dalle sfumature color ocra immerse nel verde... merito di Alby, Andrea e Dany e del loro prezioso aiuto!
Esperienza indimenticabile che consiglio a tutti!!! Grazie di cuore!

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Claudio Mazza

Claudio Mazza

Grande Andre e Albi....Volete vedere posti, fotografare, divertirvi in un ambiente sereno e informale, a dir poco splendido? Questi viaggi sono bellissimi e molto bene organizzati. Bravi ragazzi

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Maria Giulia Camporese

Maria Giulia Camporese

L'esperienza in Provenza è stata talmente bella che sono partita come semplice accompagnatrice e sono tornata con la voglia di imparare questa meravigliosa arte! Grazie di cuore!

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Sei interessato a questa esperienza?

Questo diario si riferisce al viaggio "Workshop fotografico in Provenza." del 30/06/2019.
Workshop fotografico in Provenza.

PROSSIME PARTENZE: 04/07/2024

Provenza: un workshop che coinvolge tutti i tuoi sensi. Dal profumo inebriante della lavanda, ai caldi colori del Colorado Provenzale, al ronzio delle api che volano libere tra i fiori, fotografando angoli pittoreschi che ti rubano il cuore.

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