Spiaggia di Meneham

Camminare in un ambiente così vasto può portare a compiere tanti errori in campo fotografico, limitandosi ad immortalare il luogo e non a portare a casa scatti degni di nota; il primo errore è quello di non trovare un soggetto interessante nello scatto e quindi di ottenere fotografie dispersive o monotone.
Per realizzare questo scatto è stata necessaria un'intera mattinata; spiegandomi meglio: la giornata prevedeva la visita di questa spiaggia, ma per me era ormai la terza volta che la visitavo e mi mancavano spunti per realizzare qualcosa di nuovo, quindi quello che ho fatto durante tutto il tempo è stato semplicemente sedermi su di uno scoglio, osservare il paesaggio, farmi avvolgere dall'atmosfera e ammirare la marea che pian piano avanzava toccandomi i piedi...strano come metodo fotografico? Assolutamente no, a volte farsi “rapire” dal luogo in cui siamo, fermarci ad osservare e diventare un tutt'uno con l'ambiente, aiuta inconsciamente ad avere nuove idee, oltre che a farti rimanere un ricordo indelebile nel cuore. Al termine di questo momento meditativo ho iniziato a camminare senza le pretese di portare a casa nulla, quando la luce radente e le nuvole cariche di pioggia si sono mescolate in maniera perfetta creando una situazione ideale e d'improvviso mi sono trovato innanzi una serie di paletti di legno dalla diagonale perfetta nella scena, avendo a disposizione tutti i quattro elementi del luogo...insomma, uno scatto perfetto. Ho posizionato il mio cavalletto, ho scelto un'inquadratura verticale e l'utilizzo di un grandangolo spinto e montando un filtro ND64 per donare movimento all'immagine; qualche secondo di scatto ha riassunto un'intera mattinata di osservazione.