Dopo la tormenta

Fotografia scattata da Andrea Pettinari

Dopo la tormenta - Andrea Pettinari

Dopo la tormenta

L'Islanda è uno dei paesi più imprevedibili che abbia mai visitato. Il meteo è in grado di variare da un momento all'altro e di renderti la vita facile o un vero incubo. Oggi ti racconto di questa giornata incredibile, partita normale, trasformatasi in un inferno bianco e terminata con questo incredibile tramonto dopo la tormenta. Il fotografo paesaggista deve sempre essere pronto a variare il proprio itinerario o adattarsi ad ogni cambio meteo, anche il più repentino e anche dopo una faticaccia per la quale vorresti stare solo nel letto a riposare.

La mattinata è iniziata tranquilla, durante il viaggio fotografico in Islanda a Febbraio 2023. La giornata prevedeva un piccolo spostamento verso Vík í Mýrdal dalla laguna glaciale di Jökulsárlón, con una tappa fotografica al canyon Fjaðrárgljúfur, dunque un paio di ore in tutto. Le previsioni meteo davano una tormenta di neve in arrivo nel pomeriggio, dunque il mio intento era quello di portare tutto il gruppo il più vicino possibile a Vik prima del suo arrivo.
Dopo l'alba alla laguna ci siamo diretti al canyon lungo un viaggio di poco più di 1h e ahimè la perturbazione ha anticipato enormemente il suo arrivo (che già avevo notato dal satellite, grazie all'app meteo&radar). In ogni caso la neve fresca ci ha regalato un paesaggio da sogno, con un canyon imbiancato che faceva da contrasto alle rocce nere vulcaniche.

La neve si è fatta sempre più intensa, dunque ho richiamato tutti e siamo partiti alla volta di Vik, verso il nostro hotel, lungo un viaggio di circa 50 minuti...che si sono trasformati in 3 ore...sì, non stai leggendo male, ben 3 ore!
La tormenta ha dato il meglio di sé durante il viaggio, ma era inevitabile, non potevamo restare dove eravamo, il rischio era di rimanere bloccati nel nulla a causa di una chiusura stradale e dover trovare un hotel o guesthouse di emergenza...o peggio, chiamare i soccorsi. Raggiunta la strada principale, la situazione è diventata assai ardua a causa del vento e della nebbia. Immaginati un paesaggio completamente imbiancato, compresa la strada...il vento ha "appiccicato" la neve sui paletti gialli che delimitano il tutto e la nebbia ha contribuito a rendere il tutto bianco e senza alcun punto di riferimento. Continuando la guida, la situazione è diventata decisamente difficoltosa e non potevo avere alcuna distrazione alla guida per non perdere la visione della strada. La tensione era palpabile all'interno del van e regnava un silenzio tombale. Viaggiavamo alla vertiginosa velocità di 20/30 kmh, ma d'altronde fermarsi a lato strada (non vi era alcuna struttura) era molto più pericoloso. Ad una certa, più o meno a 15min da Vik, la neve ha iniziato a toccare la scocca dell'auto e non nego di aver provato un po' di sconforto. Per fortuna ho avvistato un'auto di fronte a me e sono riuscito ad avere un punto di riferimento seguendola fino ad avvistare le prime case e delle strade ben tenute, soprattutto visibili!

La tensione è calata di colpo, eravamo riusciti a raggiungere l'hotel e di colpo ho provato un enorme senso di sollievo, ma al tempo stesso una stanchezza immensa. Dato che la tormenta avrebbe rovinato il pomeriggio, ho dato un momento di riposo a tutti fino all'ora di cena, per riprenderci da questa impresa. 
Ma...nemmeno il tempo di entrare in stanza e capire chi ero, dove andavo e cosa facevo...e, guardando l'orizzonte, ho intravvisto una fioca luce del sole. Guardando il satellite ho notato che l'apertura era dietro l'angolo.
Quello che c'era da fare era ovvio, dunque ho mandato un messaggio a tutti e nel giro di 15 minuti eravamo di nuovo fuori al van e diretti alla vicinissima spiaggia di fronte al paese.

Lo spettacolo ha risollevato il morale e cancellato ogni tipo di stanchezza. Una spiaggia vulcanica e scogli completamente neri, i pinnacoli in mezzo al mare, onde alte e impetuose e un'imbiancata che contrastava con il nero intenso del basalto. Una visione particolare, in bianco e nero per metà e colorata nel cielo, un contrasto unico!
Per lo scatto ho scelto un teleobiettivo a 70mm, posizionandomi rasoterra e tenendo un diaframma completamente aperto (f4) per dare più prodondità, mettendo a fuoco gli scogli. 
Ho preferito un tempo corto al tempo lungo (di solito è il contrario) perché le onde erano davvero belle e avrebbe perso di carattere l'immagine.

La giornata si è conclusa alla grande e non potevamo chiedere di meglio!

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