Leonessa all’alba nel Parco di Etosha, Namibia.

Leonessa all’alba nel Parco di Etosha, Namibia. - Alberto Ragnoli

Un controluce dorato rivela la silenziosa eleganza di una leonessa tra le erbe del mattino.

Mi trovavo in Namibia, all’interno del Parco di Etosha, durante uno dei nostri viaggi fotografici, quando la giornata è iniziata con un incontro davvero speciale. Il sole era appena sorto, la luce radente filtrava tra le erbe secche e, quasi come un miraggio, una leonessa ha iniziato a camminare lenta, avvolta in un bagliore dorato.

La scena era delicata e potente allo stesso tempo: il paesaggio ancora addormentato, i riflessi dell’umidità notturna che scintillavano tra i fili d’erba e quella figura elegante che avanzava silenziosa, quasi invisibile se non fosse stato per il suo profilo in controluce. È proprio questo gioco di luce che rende la fotografia naturalistica così emozionante: non si tratta solo di ritrarre un animale, ma di raccontare l’atmosfera di un momento irripetibile.

Dal punto di vista tecnico, ho scelto di sfruttare il controluce senza cercare di “compensarlo troppo”. L’idea era di mantenere la leonessa come silhouette delicata, quasi fusa con il paesaggio. Con un teleobiettivo Nikon da 600mm ho compresso la scena, portando in risalto i piani dell’erba illuminata, e ho lasciato che il bokeh delle gocce di rugiada aggiungesse una texture luminosa al primo piano. Ho preferito non esporre troppo sulle ombre, accettando un’immagine meno “pulita” ma più fedele alla sensazione vissuta.

Fotografie come questa nascono dall’incontro tra pazienza, attenzione ai dettagli e fortuna: l’animale ha deciso di passare proprio in quel punto e in quell’istante, quando la luce era perfetta. È il genere di attimo che non puoi pianificare del tutto, ma che ti ricorda perché valga la pena alzarsi all’alba nei parchi africani.