Infuocata a Ribeira de Janela

Infuocata a Ribeira de Janela - Andrea Pettinari

Un'alba sicuramente sofferta e un cielo talmente bello da sembrare finto. L'esempio perfetto per "chi la dura la vince".
Questa infuocata a Ribeira de Janela, sull'isola di Madeira è stata il culmine di una ricerca dell'alba perfetta, durata qualche prova.
Durante il viaggio esplorativo, per poter creare l'itinerario perfetto per il viaggio fotografico a Madeira, abbiamo cercato di visitare la spiaggia più e più volte, per avere un'idea delle inquadrature disponibili, ma soprattutto per trovare l'attimo di luce decisivo.
Abbiamo dedicato alla spiaggia tre sessioni fotografiche, una al tramonto e due all'alba. La sessione al tramonto non è stata un gran ché, ma le due sessioni all'alba sono state decisamente produttive.
Il primo tentativo ha regalato una situazione degna di nota che ho descritto in questo scatto, ma non contenti del risultato, volevamo di più.

L'ultimo tentativo è stato quello che ha regalato la luce migliore, ma non senza farcela pagare cara!
Difatti, all'arrivo in spiaggia, l'intenzione era quella di posizionarsi poco più avanti, dove avevamo notato una serie di massi ricoperti da alghe verdi, molto vicini al mare e molto interessanti come primo piano. C'è da dire che la spiaggia è molto scivolosa, ma fortunatamente non sembrava minacciare pioggia e dunque abbiamo provato ad avventurarci.
Non appena messo piede sui massi, i "rubinetti" dei cieli di Madeira si sono aperti.
Quella mattina il meteo no ha avuto mezze misure e ha iniziato a piovere a dirotto senza dare nemmeno un preavviso e senza dare il tempo di vestirsi a dovere, con la conseguenza di essere completamente bagnati da testa ai piedi.

Io ho deciso di fermarmi ad inizio spiaggia, senza rischiare di farmi molto male avventurandomi sui sassi super scivolosi.
L'inquadratura era comunque accettabile e ho optato per un qualcosa di semplice ed immediato, con posizione del soggetto centrale.
Nemmeno il tempo di sistemarmi e dalla pioggia è emersa una luce rosa che ha iniziato ad illuminare la pioggia in controluce.

Un attimo decisivo che ha regalato un intenso momento di luce che fortunatamente non ho perso ed ero pronto a catturare.
In quel momento la pioggia ha pure smesso di farci la doccia e ci ha concesso di goderci lo spettacolo e scattare in pace.

L'ultimo tocco è stato dato dalla "disattivazione" del polarizzatore, che tengo sempre montato per comodità. Difatti, se l'avessi lasciato "attivo", ovvero in una posizione tale da togliere i riflessi dalle rocce, il risultato sarebbero state rocce completamente nere e sterili dal punto di vista fotografico. Il riflesso ha aggiunto colore e luce ai massi bagnati, donando un'immagine che amo particolarmente.