Tra luce e lavanda
Fotografia scattata da Andrea Pettinari
Tra luce e lavanda - Andrea Pettinari

Di lenti ne ho provate nel corso degli anni, varie e di ogni tipo, ma sempre rimanendo nel moderno e mai avventurandomi nel mondo vintage.
Ma gli amici si vedono nel momento del bisogno...e ovviamente quando sei a posto con il corredo...il mio amico ti presenta innanzi il "bisogno" di una lente vintage.
"Ma no dai..." gli dico, "alla fine sono a posto, se aggiungo altro nello zaino divento il gobbo di Notre Dame in pochi anni"...poi ho scoperto i costi, decisamente bassi...e per di più il fatto che aveva pronto in vendita un Helios 44-7, 58mm f/2. La particolarità di questa lente è il fatto che ha uno sfocato unico e, senza alcun trattamento antiriflesso, produce dei flare molto interessanti.
Ok, non ho resistito, l'ho comprato subito per l'esorbitante cifra di 15€ (l'adattatore mi è costato ben 19€) e piano piano ho iniziato a testarlo tra monti e foreste.
Però c'era quel qualcosa che non mi convinceva dell'ambiente in cui lo utilizzavo, ho dovuto imparare a dominarlo per bene, per fare rendere al massimo il suo tipo di sfocato particolare...ma nonostante tutto, è come se mi fosse mancato il giusto "parco giochi" in cui testarlo.
La sera prima della partenza per il recente viaggio fotografico in Provenza (Giugno 2025), mi è venuto in mente e l'ho messo nello zaino.
Quella che voglio raccontarti è la realizzazione di un'immagine imperfetta, dove ogni errore è presente, ma il risultato è appagante. Ebbene sì, proprio perché a f2 la nitidezza è minima e poi c'è un flare pazzesco, che solitamente si toglie nei classici scatti.
Durante il primissimo tramonto del viaggio, dopo aver seguito a dovere i partecipanti, mi sono concesso il suo utilizzo negli ultimi attimi di luce, scoprendo che i campi di lavanda erano l'ambiente perfetto per testarlo e farlo rendere al massimo.
Già inquadrando in controluce mi sono reso conto di come il flare fosse "prepotente", ma anche di piacevole presenza, dunque ho cercato di posizionare l'inquadratura in modo da non avere il sole diretto, ma al bordo superiore, proprio per avere un bagliore caldo e poter posizionare il secondo flare al lato opposto.
Poi ho dovuto trovare la giusta distanza del punto di messa a fuoco per ottenere un buon sfocato, senza esagerare, ma producendo un leggero effetto "mosso", tipico di questa lente (ovviamente non ancora al massimo delle sue potenzialità).
Ho provato sia scatti orizzontali che verticali, ma alla fine ha vinto il verticale, proprio perché sono riuscito ad inserire sia le geometrie dei filari di lavanda che un po' di paesaggio retrostante, per ambientare lo scatto e renderlo, a mio avviso, completo.
Sono rimasto decisamente soddisfatto della scelta di metterlo nello zaino e sono tornato a casa con scatti nuovi, rispetto ai miei soliti, e molto interessanti.
- Fotocamera: Canon Canon EOS R3
- Tempo di scatto: 1/160
- Scattata il: 26 giugno 2025
- Sensibilità ISO: 100
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