Diario di viaggio dei parchi americani dell'ovest.
L’America, quante volte è entrata nel nostro immaginario e abbiamo desiderato immortalare i suoi immensi paesaggi? Beh, c’è chi ogni anno si avventura con noi e vive queste emozioni in prima persona, come il viaggio che è partito nel 2018 e che vi voglio
20 gennaio 2022 - Diari di viaggio
Il nostro viaggio fotografico nei parchi americani dell'ovest inizia a Las vegas, la città del peccato. Il ritrovo con tutto il gruppo è fissato in aeroporto. Mano a mano che arrivano i partecipanti li accompagnamo in hotel con i nostri giganteschi minivan. Del resto, in Americana fanno sempre tutto più grande!
Ceniamo in hotel e la stanchezza del lungo viaggio inizia a farsi sentire quindi ci salutiamo e ci buttiamo a letto.
La mattina seguente ci si sveglia di buon’ora, valigie pronte e una leggera colazione…ehm…media…anzi, dai, siamo negli USA, le porzioni di cibo sono mastodontiche, non neghiamolo. Ci si ritrova tutti in gruppo, i partecipanti sembrano tutti carichi e simpatici e non vedono l’ora di partire!
Non perdiamo nemmeno un minuto e ci dirigiamo verso il Grand Canyon National Park, la primissima meta naturalistica di questo viaggio e c’è da dire che è anche la più “vertiginosa”. Si parte lungo le immense strade americane, tra rombi di motore e mezzi enormi che ti sfrecciano accanto. In men che non si dica il paesaggio passa dalla caotica Las Vegas al deserto più totale fino a diventare sempre più verde e rigoglioso mentre prendiamo quota nei pressi del Grand Canyon.
Arrivati al Grand Canyon, depositate le valigie, ci dirigiamo al View Point più scenico e siamo stati accolti da un vero e proprio “dipinto”, uno spettacolo indescrivibile!
Perché dipinto? Perché una volta di fronte a tanta ampiezza di paesaggio non ci si rende conto delle reali dimensioni e sembra quasi di essere di fronte ad un dipinto in due dimensioni. Per dare un’idea, dal punto in cui abbiamo scattato al punto più basso, ovvero dove scorre il fiume Colorado, ci sono circa 1.800mt di dislivello.
La luce è incredibile e ci regala anche una bellissima infuocata al tramonto. E’ una gran fortuna aver trovato una luce del genere già il primo giorno perchè ci carica ancora di più di entusiasmo...forse anche troppo ;)
La giornata seguente si prospetta bella intensa e dopo una “fresca” alba al cospetto del Grand Canyon ci dirigiamo verso la città di Page per visitare uno dei luoghi più unici del viaggio, e non solo: l’Antelope Canyon. L’ingresso in questi tunnel scavati dalla potenza dell’acqua durante le inondazioni è qualcosa di emozionante e dal caldo esterno si passa al fresco interno della terra e della roccia. Siamo circondati da forme e colori unici al mondo, sembrano tessuti umani e cattedrali misteriose che si innalzano sopra la nostra testa. Della timida luce filtra tra lo stretto passaggio e increduli i nostri compagni di viaggio si godono lo spettacolo fino in fondo.
Una volta terminata la visita ci si sposta verso il vicino Horseshoe Bend che ci accoglie con la sua maestosità che, ahimè, non rende minimamente in fotografia. Uno strapiombo di ben 350mt ci divide dal fiume Colorado e l’anfiteatro ha un’estensione incalcolabile dall’occhio umano. Quello che ci coglie di sorpresa è il magnifico tramonto che da lì a poco sarebbe arrivato: un rosso intenso e un’infuocata che raramente ho visto nella mia vita!
Il giorno seguente il viaggio prosegue e un’altra icona dei Parchi Americani dell’Ovest si sta avvicinando: la Monument Valley.
Durante la strada qualche tappa è d’obbligo, il paesaggio è unico e offre veramente tanti spunti fotografici. Arriviamo nel tardo pomeriggio per immortalare il tramonto e ancora una volta Madre Natura decide di farci un regalo e donarci una serata tra nuvole, cielo sereno e diluvi in lontananza che creano forme, luci e colori unici. Fino ad ora abbiamo trovato il meteo perfetto per il fotografo paesaggista, ed il gruppo è al settimo cielo.
Emozionati da tutte queste situazioni incredibili ci alziamo di primissima mattina per immortalare l’alba, sempre alla Monument Valley ma ahimè, questa volta la fortuna non ci assiste. Un cielo plumbeo ci accoglie ed un freddo pungente condisce il tutto per bene. Ma non demordiamo e difatti pian piano qualche colore appare fino a che il sole decide di filtrare tra le nubi dando nuovamente spettacolo. Le rocce rosse si illuminano di un colore quasi irreale talmente è saturo e la vastità che abbiamo innanzi si trasforma in un quadro da ammirare e godere in prima persona.
Di rientro per la colazione, prepariamo poi le valigie per spostarci in direzione nord, verso la città di Moab, dalla quale visiteremo due dei parchi più scenici del viaggio: l’Arches National Park e Canyonlands. Il viaggio è lungo e man mano il paesaggio cambia alzandosi di quota. Di primo pomeriggio arriviamo all’hotel e giusto il tempo di lasciare le valige e sistemarci in stanza ripartiamo in direzione Canyonolands per il tramonto. Il percorso è molto scenico e ci porta pian piano alla location del tramonto: il Dead Horse Point. Tra montagne in lontananza e giganteschi canyon sotto i nostri piedi sembra di essere all’interno di un’ambientazione irreale che ci fa sognare fino all’ultimo raggio di sole per poi ritornare in hotel, cenare in abbondanza e riposarci per bene in vista dell’intensa giornata seguente.
La mattina ha come protagonista una sveglia molto “mattutina” per poterci dirigere verso il famosissimo Mesa Arch, nel parco di Canyonlands ed accaparrarci il posto visto che è uno spot molto richiesto. Avvolti nel buio, passeggiamo per un quarto d’ora seguendo la luce delle nostre pile frontali ed infine arriviamo all’arco più fotografato al mondo. Qualcuno si posiziona per lo scatto classico e altri invece preferiscono sperimentare nuove inquadrature, fatto sta che l’alba ci regala momenti emozionanti con il passaggio di nubi a bassa quota ed un paesaggio mozzafiato. Uno spettacolo della natura incomparabile.
Facciamo ritorno per la colazione e dopo un meritato riposto dedichiamo il pomeriggio all’Arches National Park dove abbiamo modo di avventurarci scoprendo questo luogo unico formato da altissimi pinnacoli di roccia rossa ed i famosi archi che rendono inconfondibile questo parco. Una parte di gruppo decide di rimanere nella zona bassa per il tramonto, mentre un gruppo di impavidi decide di avventurarsi lungo lo splendido sentiero che porta al cospetto del Delicate Arch, un arco incredibile dal quale ammirare il calar del sole.
Si trascorrono dunque gli ultimi attimi della giornata a suon di battute e risate fino ad attendere la calda luce che illumina l’arco infuocandolo di rosso.
Il ritorno al crepuscolo è un qualcosa di magico e le nostre pile frontali fanno strada fino al parcheggio per poi ricongiungerci con il resto del gruppo e fermarci per un’entusiasmante sessione notturna, per poi fare ritorno a cena.
La giornata seguente prevede la partenza di prima mattina verso il Bryce Canyon e man mano che ci si sposta in auto vediamo ancora il paesaggio trasformarsi: da roccioso a boschivo. La salita è lunga e alla fine raggiungiamo la quota di ben 2.600mt e la temperatura inizia a far parlare di sé. Arriviamo all’hotel e una volta sistemate le nostre valigie ci dirigiamo subito all’interno del parco dove siamo accolti da uno spettacolare anfiteatro di rocce e guglie rosse e bianche, le più famose in tutto il mondo. Lo spettacolo è da mozzare il fiato. Ci godiamo a fondo questa location fino al calar del sole.
La cena la si trascorre in compagnia, tra battute e risate in un clima familiare e divertente, ricco oramai dei numerosi aneddoti di viaggio.
Il giorno seguente porta con sé, di primissima mattina, il momento migliore per immortalare il Bryce Canyon, ovvero l’alba. Il freddo è pungente, ma d’altronde a 2.600mt non si può pretendere il caldo. Ci pensa lo splendente sole a riscaldare gli animi e ancora una volta i colori sono unici ed irreali grazie alle rocce rossastre che con il sorgere del sole si infuocano di luce propria. Sono attimi unici ed irripetibili, uno spettacolo al quale assistere almeno una volta nella vita ed è bello vedere i volti dei partecipanti brillare di gioia e felicità, immortalando scatti che rimarranno impressi per tutta la vita.
Il viaggio in terra Americana non può finire senza una serata in compagnia a Las Vegas. Ci sistemiamo in hotel e terminiamo in bellezza il viaggio tra le stravaganze della città e con una cena collettiva ricca di battute e risate, come è stato tutto il viaggio appena trascorso.